31.3.07

Il cinema e l'equivoco della narrazione

Il cinema e la narrazione di una storia sembrano alla gran parte delle persone indissolubilmente legati.

In effetti questo non è proprio vero, il cinema nasce come immagine in movimento e non è quindi limitato ad un percorso narrativo.
L'interpretazione di un cinema "figurativo" e non "narrativo" è molto forte nel cinema sperimentale, ma è molto difficile vedere qualcosa in questo senso fuori dalle aule universitarie.

Ultimamente "Inland Empire" di Lynch ha riportato a galla un certo modo di pensare il cinema come flusso di immagini collegate più da un'idea e dal montaggio che da una storia vera e propria.

Ovviamente la difficoltà di lettura di un testo pensato in questa maniera è enorme ma è pur sempre rappresentativa di un fare cinema forse troppo trascurato.

Non è un caso che per Kubrick si sia parlato spesso di "storie pretesto", in alcuni casi la storia è solo uno strumento, non sempre necessario.

Per comprendere meglio le origini di questo mondo consiglierei almeno due autori:

Consiglio quindi la visione di "Meshes of the afternoon" di Maya Deren:

parte1




e parte due

Nonchè un estratto da "Man with a Movie Camera" di Vertov:





Buona visione..

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