31.1.07

L'Alta Definizione e lo scenario attuale

HD, HD-Ready, Full HD.
Ultimamente siamo sommersi da sigle fino a poco tempo fa oscure che probabilmente cambieranno il modo di fruire alcuni media.

Ma cos'è esattamente l'Alta Definizione?
Lungi da me fare una trattazione estesa, mi limiterò a fare alcune affermazioni e ad immaginare alcuni scenari.

Definiamo gli standard:

  • Televisione Classica: 720 x 576 punti
  • Alta Definizione "Media": 1280 x 720 punti
  • Alta Definizione "Completa": 1920 x 1080 punti


E' scontato sottolineare che un'immagine formata da più punti fornisce un dettaglio migliore, permettendo di notare particolari prima inediti, ad esempio un primo piano visualizzato su un dispositivo HD permette di apprezzare anche la peluria meno evidente o i pori della pelle, cosa tipicamente non visibile negli apparecchi standard.

L'altra variabile è la modalità di visualizzazione della sequenza di immagini:

  • interlacciata
  • progressiva

Basti sapere che la modalità interlacciata offre una qualità inferiore e vedere contenuti in HD ma interlacciati è come cercare di apprezzare un diamante attraverso un vetro spesso.

In questo preciso momento del mercato si sta assistendo ad un completo rinnovamento del parco di televisori, la penetrazione dell'HD (in tutte le sue forme) è circa del 15% e si stima che in 10 anni tutti potranno visualizzare contenuti in alta definizione.

Il primo dettaglio importante è che negli ultimi anni si stanno vendendo nel mercato italiano milioni (avete letto bene) di televisori HD-Ready (che non è altro che il primo livello dell'alta definizione).
Solo nell'ultimo anno si stanno vendendo apprezzabili quantità di TV Full HD (il top della qualità).

Come si concilia tutto questo con il mercato?
Il primo dato interessante è che esistono due standard HD, di cui quello HD-Ready sta facendo i veri volumi e che quindi sarà presumibilmente lo standard minimo dei prossimi anni per quanto riguarda le trasmissioni broadcast.
In un futuro in ogni caso convivranno contenuti HD-Ready e Full HD e probabilmente le varie piattaforme dovranno adattarsi ad entrambi gli standard.

Il secondo dato da sottolineare è che non ci sono molti contenuti HD attualmente disponibili, negli ultimi due anni però sono stati messi sul mercato i primi riproduttori da salotto HD e questo sta incentivando la produzione cinematografica in alta definizione.

Il terzo e fondamentale punto è che non tutte le piattaforme sono in grado di veicolare la quantità di dati necessaria per visualizzare un contenuto video HD.
Ad esempio la tv "via etere" non potrà mai andare oltre i limiti attuali.

Cosa possiamo concludere a fronte del completo rinnovamento del parco macchine e della richiesta crescente di contenuti HD?

  • La tv "etere-duopolica" è destinata a scomparire nell'arco di 10 anni, nessuno vorrà "sprecare" il proprio televisore per vedere contenuti di bassa qualità.
  • Il Digitale Terrestre è nato vecchio (e probabilmente morto), ci vogliono quattro canali del digitale terrestre per farne una HD, praticamente è nella sua dimensione attuale e se mai avverrà un passaggio verso l'HD sarà a scapito del numero di canali disponibili.
  • La televisione satellitare che già oggi offre contenuti HD diventerà la scelta naturale di un utente medio (attualmente lo è solo dell'utente evoluto)
  • Le nuove piattaforme IPTV con le loro capacità di trasmissione in continua crescita e con il loro impatto minimale nelle infrastrutture casalinghe (un modem e un decoder) saranno probabilmente la vera alternativa al satellite per gestire i contenuti HD

Siamo quindi ad una svolta, nei prossimi anni un elemento prettamente tecnico deciderà un intero assetto del mercato, è strano come a volte un dettaglio possa fare molto di più di una lenta politica che fino ad oggi non è mai riuscita a rendere il mondo della televisione italiana veramente moderno.

Aspettiamo e vediamo


29.1.07

Masters of Horror



Pochi post fa abbiamo parlato del genere Horror e di come sia stato ignorato da alcuni registi che per altro hanno fatto la storia del cinema.

Alcuni uomini di cinema hanno invece dedicato la loro carriera a questo genere e per questo segnalo una serie che nello spirito somiglia ai vecchi episodi di "Ai Confini della Realtà" ma che in realtà è una delle poche occasioni di vedere del sano e intrigante Horror.

Stiamo parlando di Masters of Horror , 13 film che hanno un solo fattore in comune: il genere.
Ci sono giovani esordienti ma soprattutto vecchie glorie dell'horror, gli amanti di John Carpenter, Dario Argento, Tobe Hooper, Joe Dante, John Landis avranno di che gioire nel guardare queste chicche.

Negli Stati Uniti è già partita la seconda serie, in Italia non so nemmeno se sia stata passata su SKY...

Insomma recuperate il tutto in DVD o via internet ma non fatevi scappare l'occasione di provare le sensazioni che vi hanno accompagnato durante l'infanzia o l'adolescenza...

Immaginate di essere nel vostro salone,
a tarda notte, la luce spenta per non svegliare i vostri genitori, le cuffie per non perdervi nessun dettaglio, l'angoscia per tutto quel sangue.. e si il cuore in gola per l'ultimo zombie apparso improvvisamente!!!

Buona visione...

23.1.07

Il mercato televisivo è abbastanza veloce?



Mi riferisco in particolare ad un fenomeno che sembra negli ultimi due anni stia prendendo sempre più piede.

Ma andiamo con ordine.
I telefilm e i reality rappresentano la nuova economia di scala dei canali televisivi, dopo che negli anni '80 e '90 lo sport e il cinema la facevano da padrone oggi non è possibile immaginare un palinsesto settimanale senza prevedere almeno due prime time con qualche telefilm.

Le economie di scala si sa non guardano molto in faccia ad un corretto uso del medium e ancora oggi i telefilm vengono per lo più mandati in onda in almeno due episodi per volta, per non parlare di alcuni esempi in cui alcune serie sono state "bruciate" con puntate quotidiane...

Questo sacrilego comportamento è tipicamente italiano (almeno dei canali via etere) poichè il mezzo non nasce per una fruizione continuativa ma per una visione diluita nel tempo (tipicamente settimanale).

L'uso che se ne è fatto fino ad ora ha snaturato l'intento iniziale che è quello di fidelizzare nel tempo il target di riferimento ed ha al contrario accelerato il turbinio di cambi di palinsesto e di orari in una spirale da schizofrenia paranoide da auditel.

In questo senso vedere che un canale come "Italia 1" ha iniziato ad accoppiare due telefilm diversi per il prime time come recentemente successo con il "Dottor House" e "Grey's Anatomy" è per me di grande consolazione. Se aggiungiamo questo al fatto che per assecondare il successo del "Dottor House" la terza serie è stata mandata a tempo di record senza aspettare anni come succede di solito nelle tv generaliste sembra quasi che qualcosa si stia muovendo.

Tornando alla domanda iniziale, se queste sono le premesse, il mercato è abbastanza veloce?

Sembra quasi che nessuno si sia accorto che ormai grazie ad internet il pubblico più giovane possa scavalcare del tutto le lente evoluzioni (anche satellitari) italiane, in questi mesi ho visto fiorire siti come www.cssubs.org che permettono di scaricare (grazie al contributo di qualche volenteroso appassionato) i sottotitoli delle serie trasmesse negli Stati Uniti, in questo modo usando dei software di riproduzione video e scaricando (non esattamente legalmente) le puntate da internet è possibile godersi le ultimissime puntate di Lost, Prison Break ecc ecc senza dover aspettare anni.

E' difficile quantificare un fenomeno come questo ma sono abbastanza sicuro che sia in crescita. Una nicchia che dovrebbe far riflettere..

Perchè aspettare un mercato lento? Infatti, molti non aspettano.

La fuga degli spettatori dalla televisione è ormai nell'ordine di un milione negli ultimi dieci anni, siamo sicuri che nessuno di questi stia vedendo il proprio programma preferito (magari senza pubblicità) da un monitor di un computer?

Perchè almeno i canali satellitari non reagiscono più in fretta alle esigenze del pubblico? E' eresia pensare a delle trasmissioni in lingua originale sotto titolate quasi in contemporanea con quelle degli Stati Uniti?

18.1.07

Pubblicità: le origini

Dopo il post sullo spot della Apple mi stavo interrogando su quando effettivamente fosse nata la pubblicità comunemente intesa, sapevo che le prime forme di advertsing erano nate già all'epoca dell'impero romano e conoscevo le prime forme di comunicazione di massa.

Tutto quello che c'è fra questi due momenti ho potuto approfondirlo grazie anche a questa breve rassegna scovata su Youtube, interessante soprattutto il focus sugli Stati Uniti.

Buona visione

13.1.07

Lo spot più bello di tutti i tempi?

Ok lo ammetto, la domanda è completamente oziosa, il giudizio dovrebbe tener conto di troppe variabili per poter dare una risposta certa, non ultimi i riscontri quantitativi (in termini economici e di immagine) a valle della messa in onda.

E' certo che alcuni spot sono entrati nell'immaginario globale, citati e riportati in internet, ancora oggi icone del loro tempo.

In particolare mi piace riportare qui lo spot Apple "1984", girato da Ridley Scott dopo "Aliens" e "Blade Runner" nel quale si annuncia la rivoluzione dell'home computing "Macintosh".

L'immaginario di riferimento è quello Orwelliano e le influenze di "Metropolis" appaiono evidenti.
Ma chi è il personaggio dispotico che eccheggia dallo schermo gigante?

Per i curiosi la risposta arriva dopo la visione..



Nel 1984 la Microsoft era ancora poca cosa in confronto ad Apple, quindi il "mostro dispotico" non può essere altro che IBM.
L'interfaccia grafica (GUI) del Mac "liberava" i computer da un uso per pochi eletti e lo democratizzava

And you'll see why 1984 won't be like "1984"

8.1.07

Horror figlio di un Dio minore?

Perchè abbiamo paura della paura?
Eppure è il sentimento che probabilmente ci ha fatto evolvere, credete che qualche milione di anni fa le scimmie abbiamo imparato a camminare perchè erano innamorate? Perchè erano sole?

Avevano paura!

Nella savana se sei basso e impegnato a camminare su quattro zampe non puoi tenere sotto controllo la situazione, quindi sei una facile preda, quindi sei morto.
Un buon motivo per iniziare a camminare.. e quando hai a disposizione due arti inutili cosa ci fai? Magari sviluppi una parte del cervello che prima non usavi e magari scopri che puoi anche usare il pollice in maniera intelligente, da lì in poi qualche milione di anni e hai raggiunto uno sviluppo tale da poter fingere di essere rincorso da un leone in qualche palestra mentre sudi ed emani odore di scimmia...

Tutto questo preambolo cosa vorrebbe dire? Niente di particolare, solo che non capisco e non capirò mai perchè il genere Horror sembra non godere della stessa dignità degli altri generi, ma perchè?

Parliamoci chiaro: l'horror ha dimostrato già con l'espressionismo tedesco cinematografico il suo potenziale: Murnau e il suo "Nosferatu" (1922) sono lì a ricordarcelo, per non parlare del già citato "Freaks" (1932).

Ecco una clip da Nosferatu.. solo per rendere l'idea..


Quello che più mi stupisce è che all'inizio della carriera quasi tutti i più grandi registi hanno sperimentato con l'horror le loro capacità, ecco solo qualche esempio.

Steven Spielberg --> Duel
Oliver Stone --> La Mano
Brian de Palma --> Carrie
Peter Jackson --> Bad Taste
E si può continuare..

Il successo raggiunto grazie a queste pellicole ha poi visto salpare per altri lidi i grandi nomi...

E' probabile che la paura di essere etichettati e quindi di diventare regista di genere la faccia da padrone ma è anche vero che non si può abbandonare un genere solo perchè con il tempo è diventato il reame del teen-movie, è un circolo vizioso che rischia di minare le potenzialità espressive che i canoni del genere mettono a disposizione.

Consoliamoci con "Shining", non credo che Stanley Kubrick abbia avuto paura di sperimentare in età adulta...