27.8.07

"Perchè i telefilm sono diventati più importanti del cinema e dei libri"


Prendo spunto dal bellissimo libro di Aldo Grasso "Buona Maestra" che oltre ad una storia completissima del telefilm ne approfondisce non solo i caratteri che ne hanno decretato il successo verso il pubblico ma anche gli elementi che lo rendono ambito e preferito fra artisti del calibro di Lynch.

In particolare in un passaggio vengono individuati tre cardini:

  • La lunghissima durata del racconto --> possibilità di introdurre gli elementi della fabula in modo graduale per aumentare la suspance, possibilità inoltre di approfondire la psicologia dei personaggi. In particolare la durata commerciale di alcuni film rappresenta un grosso limite in questo senso
  • La struttura ad episodi --> permette di dilatare la storia, di interromperla e riprenderla, di introdurre nuovi riferimenti e lasciarne alcuni nell'ombra. Come i rami di un albero che l'occhio non riesce più a distinguere nel loro vorticoso incrociarsi ma che completano la struttura di un albero in una chioma perfetta
  • La modalità di fruizione --> questo elemento è di particolare interesse. Il telefilm elegge il suo luogo nella casa, come i romanzi dell'1800 entra nell'intimità delle persone che non si sentono in un luogo altro (come nel caso del cinema) ma sono avvolte dalla storia in un contesto che le rassicura e che quindi le coglie con le difese abbassate nei momenti di climax.
Ovviamente il cinema gode della fantastica arte della sintesi, in effetti il saperla dominare è uno dei segreti dei grandi cineasti, in ogni caso forse in questo più che in altri aspetti il Telefilm deve recuperare nei confronti del cinema.
Spesso i telefilm hanno un numero di episodi stabilito in base a razionali economici e di mercato e in alcuni casi questo cozza con la completa possibilità di sfilacciare la storia nel giusto numero di appuntamenti