27.11.08

Facebook, la P&G e la difficoltà di conversare

Qui e qui alcuni commenti su quanto detto da Ted McConnell (General Manager of Interactive Marketing and Innovation at Procter & Gamble) riguardo Facebook.

Cito

"Who said this is media? Media is something you can buy and sell. Media contains inventory. Media contains blank spaces."

I media come strumento commerciale sono perfettamente descritti dalla frase sopra riportata, il punto di vista di McConnell è quindi corretto: come posso usare milioni di persone che conversano per creare valore intorno al mio prodotto?

Lui parla della possibilità di usare le applicazoni o i dati degli utenti aggregati, io credo invece che il valore risieda nella conversazione. Ok mi direte: impossibile convincere gruppi di persone a conversare circa un prodotto in un certo modo. Vero, eppure Facebook è pieno di gruppi nati intorno ai Love-Brand e contro di essi (Starbucks, All Star ecc ecc). La verità quindi è che il potenziale esiste ma non sappiamo sfruttarlo.

Sono convinto anche io che i banner non siano il momento della creazione del valore su Facebook, a meno che il banner stesso non sia l'inizio di una vera conversazione cliente-prodotto-cliente.

Ma siamo pronti ad ascoltare quello che i clienti hanno da dirci?

OK chiudiamo il capitolo Second Life..

Credo che quello che era una volta considerato il fenomeno della nuova internet sia definitivamente al capolinea.

Il primo post di questa trilogia lo scrissi a Marzo 2007, in qualche modo denunciavo il bluff di una internet autoreferenziale ed invasa da operatori ingenui ed impacciati.

Dopo qualche mese riportavo i primi riscontri della stampa estera su dove stava andando questo pseudo mondo 3d. Sottolineo un passaggio:
Il sito di Repubblica sembra aver puntato moltissimo sul fenomeno Second Life fino a pubblicarne una guida.. Mi chiedo se i continui e ripetuti interventi su questo mondo fossero solo strumentali alla vendita della guida o se realmente gli articolisti della famosa testata credessero nel "fenomeno" SL...

Comunque solo oggi Repubblica ci informa che c'è crisi dei mondi virtuali...
Possibile che si parli di qualcosa di già morto da almeno 1 anno ed inizi contemporaneamente il tormentone di Facebook? Mi chiedo se sia possibile guardare ai fenomeni di internet senza stereotipi, "guide" e approcci grossolani...

6.11.08

Personal-Media

Le recenti vicende di "The Capital Times" hanno fatto gridare gli entusiasti della rete alla svolta, al cambiamento epocale, alla fine di un'era e quant'altro.

Eppure si tratta di un semplice cambio di rotta di una testata che ha deciso di pubblicare news solo on line abbandonando la carta. E' vero che da anni molti guru hanno decretato che la carta subirà un lento declino ma siamo sicuri che questa vicenda ci stia parlando solo della carta stampata?

Voglio dire i media sono nati, si sono evoluti, ma raramente sono morti. Questo sta cambiando?

Se stiamo dicendo che internet sta uccidendo la carta stampata stiamo dicendo che prima o poi ucciderà o ingloberà tutti gli altri media. Mi viene però da pensare che questo sia già vero per tutti i quelli che navigano e vivono la rete ogni giorno.

E allora di che rivoluzione stiamo parlando? La realtà dei fatti è che il vecchio sistema dei media ha già smesso di essere quello che conoscevamo, le forme che vediamo sono solo un riflesso di quello che c'era ed esistono solo negli occhi di chi le guarda. A questo punto i media di massa stanno diventando personal-media, e a chi importa se esistono su carta o sul web o sul telefonino o nel navigatore della macchina?

In effetti a qualcuno importa, se il vecchio sistema dei media -per alcuni target- non esiste più, sarebbe ben difficile cercare di tramandare anche l'attuale sistema di pubblicità.
Fino a che non esisteranno strumenti commerciali adatti a misurare il nuovo scenario dovremmo accontentarci di ragionare ancora in termini di "carta e web" di "atl e btl" di "on line e off line" perdendo però progressivamente contatto con le nuove realtà.

14.10.08

Teoria del sito dinamico?

E' da un pò che mi interrogo sulla possibilità di creare siti "dinamici".

In effetti la parola è un pò vaga ma cerco di spiegarmi meglio. Molti utenti visitano siti senza la necessità di aderire alla community di riferimento ed evitando di registrarsi, sostanzialmente perchè non vedono il vero valore aggiunto della registrazione.

Oltre al suddetto effetto community cosa potrebbe veramente spingere un "cliente" alla visita "riconosciuta" di un sito? La risposta che mi sono dato è che il cliente riconosciuto potrebbe avere una versione "customizzata" del sito in questione. Voi mi direte: "già visto e già fatto", esistono molti siti che permettono di configurare una "my home page".

Quello che intendo io in effetti è che il motore del sito dovrebbe imparare dal mio comportamento ed adattarsi a quanto da me preferito e sperimentato. Questo pone almeno un paio di problemi:

  • - un sito che mi conosce troppo bene può darmi solo cose di mio interesse, è un bene od un male? non rischio di "perdere" qualcosa? Ma quante volte clicco dove non sono interessato?
  • - privacy
I problemi sono molti comunque niente mi toglie dalla mente che il mio giro visita ad alcuni siti potrebbe essere un pò più interessante di come è oggi.

5.10.08

Ripassiamo un pò di storia: Space invaders

Ecco un bello speciale di Fantascienza.com sulla storia di Space Invaders e della Atari.

Non aggiungo altro, tutto da leggere

1.10.08

Cosa vorrei per "aumentare" la mia realtà

Un post recente del corporate blog della mia azienda mi ha fatto riflettere su quando mi piacerebbe effettivamente "aumentare" (non so se il verbo è giusto, forse lo sto usando in maniera non propria) in qualche modo la mia realtà.

Butto lì qualche idea che mi sembra fra le più realizzabili:

  • Mi piacerebbe avere sempre una connessione ad internet mentre sono in viaggio sui mezzi pubblici e l'ideale sarebbe avere un servizio che mi permettesse di fruire in mobilità dei contenuti presenti sulla mia rete casalinga

  • Mi piacerebbe essere al supermercato o in libreria e potermi confrontare con le opinioni di altri consumatori che si sono trovati di fronte alle mie stesse domande/curiosità

  • Vorrei poter visualizzare Facebook mentre sono dal barbiere (!!!)

  • Vorrei una meta-televisione con un meta-settopbox che renda "on demand" qualsiasi contenuto su qualsiasi piattaforma tv esistente

  • Vorrei poter videogiocare on line con la possibilità di vedere proiettata da qualche parte fuori dello schermo la faccia dei miei concorrenti/amici

  • Vorrei poter fotografare una strada con il mio cellulare ed ottenere immediatamente informazioni su di essa e su locali/musei/curiosità nelle vicinanze

  • Mi piacerebbe che la mia autovettura/navigatore imparasse dal mio modo di guidare e mi consigliasse percorsi e luoghi in base alle mie preferenza (non nel day by day ovviamente ma sicuramente quando sono in viaggio)
E voi come aumentereste la vostra realtà?

9.9.08

Feltrinelli #3: il ciclo si chiude

Ebbene dopo aver ri-portato il libro fallato da Feltrinelli, senza scontrino ma con 80 pagine mancanti, il suddetto esercizio commerciale ha provveduto alla sostituzione senza batter ciglio.

Quante parole per un reso.. :)

1.9.08

Quando vai da Feltrinelli e compri un libro da buttare!

Il titolo in questione è:

D-DAY Storia dello sbarco in normandia

e togliamoci ogni dubbio, nel suo genere è un vero capolavoro.
Per chi ama la storia e per chi vuole veramente capire cosa è stata la Seconda Guerra Mondiale è a mio parere uno dei libri da leggere. MA....

Il MA è deve essere enorme!

Inizio a leggere il libro e dopo alcune decine di pagine mi accorgo di alcune pagine che finiscono nel nulla lasciando frasi in sospeso... Distratto dalle ferie non ci faccio molto caso ma continuando nella lettura dopo alcune pagine mi accorgo di alcune incongruenze di percorso nella narrazione...

Morale della favola ecco l'ordine delle pagine che mi sono trovato a leggere:

  • Fino a pagina 128 tutto ok, dove dovrebbe esserci pagina 129 si trova pagina 193
  • Da pagina 193 (nuova numerazione..) fino a 223 tutto ok, poi dove dovrebbe esserci pagina 224 c'è pagina 160
  • E via di questo passo!
Praticamente in tutti questi errori vengono a mancare nella prima parte circa 80 pagine del libro mentre un capitolo è ripetuto due volte!

Ora io mi chiedo:

  • qualcun altro li fuori ha comprato la stessa edizione del libro? Sono l'unico a cui è capitata questa sventura?
  • Se si ho per le mani un libro di valore (magari qualche collezionista) ........?
  • Verso chi dovrei lamentarmi della cosa? Verso Feltrinelli che non ha fatto un controllo di qualità sul libro?
  • Verso la casa editrice?
Lancio il messaggio nel mare magno di internet.. vediamo cosa ne viene fuori

31.7.08

Quando vai da Feltrinelli e ti aspetti "Customers Who Bought This Item Also Bought"

Trovo Feltrinelli (in particolare quella in centro a Milano) una piccola isola felice dove passare delle ore in tranquillità magari seduto a sfogliare decine di libri fino a scegliere quello che più mi ha intrigato.

Capisco che non tutti amano essere dei "raccoglitori" di libri e magari molti hanno subito le idee chiare circa il libro da comprare, ma per me non è così.

Durante l'ultima visita mi sono trovato più indeciso del solito, in effetti la sovrabbondanza di offerta stava riducendo la mia domanda! Dopo aver perso l'orientamento mi sono chiesto: ma non esiste la funzione "Customers Who Bought This Item Also Bought "?

Insomma mi piacerebbe capire chi è stato davanti a quello scaffale prima di me che cosa ha comprato? Come lo ha trovato? Ha comprato altri libri sul tema? Ha delle opinioni in merito?

Ovvio che non è possibile sperare di ritrovare in un negozio "live" la stessa ampiezza di contesto di AMazon ma siamo sicuri che qualcosa non è possibile fare in quella direzione?

Considerando che sono sparsi per la libreria svariati PC (ad oggi con un cartello "non toccare!! solo per addetti!!") è indecoroso pensare che possano essere "interrogati"? Tutti i libri hanno un codice a barre, e se passando un libro su un lettore di codici a barre mi arrivassero informazioni su quali altri libri sono stati acquistati da chi ha comprato quel libro non sarebbe un modo per incentivare la scoperta di nuovi libri e quindi anche aumentare la soddisfazione e magari la spesa del cliente?

Consideriamo che con la carta fedeltà informazioni sono disponibili in quantità, perchè non condividerle con i clienti?

Da qui ad arrivare a sistemi "like Amazon" (recensioni, consigli, ecc ecc), il passo è breve, speriamo che un pò di web 2.0 arrivi anche nel mondo vero...

30.6.08

La lunga coda della comunicazione

Ok ne parlano tutti e ci sono mille post scritti al riguardo, per chi non conoscesse "The long tail" e Anderson può andare alla fonte qui o googlare ottenendo sicuramente più informazioni di quante potrei darne io nel mio piccolo.

Per i pigri comunque dico solo che
la teoria di Anderson affronta i meccanismi del delivery digitale di contenuti ed empiricamente ne deduce che non essendoci più limiti fisici alla distribuzione (lunghezza scaffale, dimensione negozio ecc ec) i clienti tendono a distribuire la loro preferenza d'acquisto oltre i pochi blockbuster del momento portando la loro attenzione anche su contenuti di nicchia che però sommati tra loro sembrano produrre un volume ed un valore superiore a quello dei suddetti pochi best-sellers. Questo è dimostrato anche dal fatto che allungando la "coda potenziale" di offerta aumenta quasi linearmente la "coda d'acquisto".


Quello che trovo interessante del lavoro di Anderson è che probabilmente può essere applicato oltre il semplice delivery digitale di contenuti.
In ambito marketing e comunicazione sarebbe interessante capire come effettivamente potrebbero essere distribuiti i contatti in target (o GRP se preferite) rispetto ai normali media in pianificazione usati.
In Italia quasi l'80% del mercato pubblicitario è assorbito da TV e stampa e probabilmente questo sta rallentando il possibile uso di media alternativi per sviluppare comunicazione commerciale.

Internet è molto defilata e spesso è usata sull'onda dei grandi trend (come l'arido Secondo Life o l'interessante Facebook) ma anche all'interno del variegato mondo di internet sembra si stia assistendo ad una polarizzazione verso i grandi siti italiani come Repubblica o il Sole24Ore.

Certo esistono i sistemi di adv distribuiti come quello di Google ma siamo sicuri che sia la vera coda lunga della comunicazione su internet?

A mio parere la vera coda lunga in comunicazione non sarà solo territorio di internet ma sarà trasversale a tutto il nuovo mondo nascente dei nuovi media digitali (dispositivi mobili, sistemi di geolocalizzazione, reti e connettività distribuite) e sarà figlia di un giusto mix di pianificazione e di reputazione

Quest'ultima costruita sul prodotto ma sicuramente concessa da chi acquista. Questo cambierà la dimensione attuale di pensare l'adv che verrà sempre di più superato da uno scambio vicendevole fra azienda e cliente e fra cliente e cliente.

A mio parere gli strumenti adatti a questo tipo di approccio ancora non esistono, probabilmente i social network sono la cosa che più si avvicina ad una "costruzione" di comunicazione cliente-prodotto-azienda ma sicuramente sono limitati.
Ad oggi potrebbero essere usati come vero canale di ritorno della comunicazione ma è molto difficile trovare esempi in questo senso, altro aspetto sarà vedere il prodotto stesso nascere dal contributo della community di riferimento.

Comunque credo che una co-creazione del prodotto (inteso anche come brand e sistema di valori di riferimento) sia un passo successivo a quello di uno sviluppo più coerente e customer-oriented della comunicazione e -certo- della sua lunga coda.

Quindi la domanda: se la coda in comunicazione non esiste ed è schiacciata da TV e Stampa ne risente l'evoluzione stessa del rapporto azienda-cliente e quindi l'innovazione dei prodotti e dei servizi stessi?



P.S.:
Questo è il 100° post!




-

12.6.08

Come un film cambierà la percezione dei videogiochi, o anche no

Siamo tempestati di luoghi comuni sui videogiochi e spesso il cinema ha tratto dal mondo dei videogiochi il peggio del peggio.

Leggo su Wired una notizia veramente interessante, un film biografico su Nolan Bushnell interpretato niente di meno che da Leonardo Di Caprio...

Sarà un film basato sul personaggio o sul mondo del gaming? Atari sarà la protagonista o il mondo dei videogiochi farà da sfondo?

Insomma i presupposti per un film interessante ci sono, aspettiamo e come al solito incrociamo le dita.




-

Un pò di muto

Nel gran calderone che è Repubblica a volte si trovano delle vere perle, questo articolo riporta ad un archivio europeo di vecchi film muti restaurati.

Non so perchè questo ha innescato in me una voglia di rivedere vecchi capolavori che lasciano alla vera essenza del cinema -l'immagine- tutto il peso della narrazione e dell'emozione, i primi che rivedrei? Eccoli

Metropolis

Nosferatu

Tempi moderni

Golem

Viaggio sulla Luna

Dimentico qualcosa di fondamentale?



-

15.5.08

I media non scompaiono ma si ibridano?

Negli ultimi giorni blog e siti si affannano a descrivere l'ultimo servizio di Microsoft collegato al suo software di messaggistica Messenger.
Si tratta di un servizio di WEB-TV che permette di visualizzare video in contemporanea fra due utenti che possono nel frattempo scambiare commenti.

Trovo interessante che mentre molti si ostinano a credere che internet soppianterà i media classici il mercato vada verso un continuo ibridare modalità di interazione innovative con vecchie logiche top-down.

In effetti nella storia difficilmente abbiamo assistito alla scomparsa di un medium perchè soppiantato da un altro,
internet in questo senso sembra stia diventando un meta-medium destinato a raccogliere in piattaforme personalizzabili l'intera forma dei media esistenti.

La grande novità sarà probabilmente quella che vedrà gli utenti scegliere in che modo fruire di un determinato sistema di media rendendolo libero di scegliere che livello di interazione abbracciare.

Nello scenario futuro in cui i televisori potranno accedere direttamente ad internet e le connessioni broadband saranno per lo più senza fili non esisterà altro modo di scambiare messaggi se non la rete internet.

Internet come grande contenitore sarà probabilmente in equilibrio fra User Generated Content e Contenuti classici, ma quanto gli uni influiranno sugli altri? E come?

20.4.08

Indiana Jones and the Fate of Atlantis

Non facciamo confusione, tutti parlano di Indiana Jones ultimamente per l'ultimo (da me attesissimo) film in uscita: Indiana Jones and the Kingdom of the Crystal Skull.

Cercando info sull'ultimo film mi sono imbattuto in questo curioso omaggio di Evangelisti su Repubblica ad uno dei migliori giochi d'avventura della storia: Indiana Jones and the Fate of Atlantis.

A mio parere non c'è niente di meglio per rientrare nelle atmosfere Indyane della fine anni '80 inizio '90 che rigiocare a questa perla.

Potete usare lo ScummVM per poter giocare sui sistemi moderni, da qualche parte in rete si trova anche il gioco...

Chissà se la Lucas dopo tanti giochi Action basati su Indiana Jones non tenti il grande rientro nel mondo degli adventure, sarebbe la gioia di tanti appassionati.


6.4.08

L'amore per la sintesi


E' da un pò che mi chiedo quale possa essere la giusta lunghezza per un post.

In effetti il sottile fascino della sintesi è secondo me alla base del successo di molti blogger. Nel mio piccolo mi impegno alla sintesi nei prossimi post e come reminder posto questa immagine ripresa nel mio ascensore che dovrebbe ricordarmi meglio di ogni altra cosa che la sintesi non solo è sempre la benvenuta ma semplifica la vita (ma perchè nessuno ha pensato ad eliminare il messaggio in alto?)

21.3.08

Star System mai spiegato meglio

Uno dei fenomeni più interessanti dei media è lo Star System.

E' abbastanza difficile definirlo ma diciamo che è il modo attraverso il quale un rappresentante della categoria:

  • attore
  • cantante
  • fidanzato,marito o moglie di personaggio famoso
  • velina
  • sportivo
diventa un oggetto da mediare in quanto suscettibile dell'interesse generale permettendo incredibili performance in termini di quantità di materiale prodotto e pubblicato e di notorietà a breve o lungo termine.

Una volta facevano parte dello Star System i grandi attori di Hollywood che erano oggetto comunque di un'attenzione mediatica decisamente povera rispetto ai personaggi "Star" di oggi.
La grande differenza è che oggi le Star sono personaggi dal profilo piuttosto gretto e molto volatili nel tempo, seguendo in effetti una certa evoluzione dovuta alle abitudini di consumo dei media decisamente cambiate nel corso del tempo.
Ad oggi non è raro vedere anche protagonisti di casi di cronaca divenire Start.

La considerazione che più spesso mi sento fare è: "i media creano questi mostri a loro uso e consumo senza nessun tipo di collegamento alla persona e stimolando la morbosità del pubblico più indifeso."

La seconda che segue è: "ma questi personaggi non si vergognano a mettere in mostra il loro basso profilo umano/professionale/sentimentale/etico?"

Poichè nella vita si deve ammettere qualche volta che qualcuno possa dare risposte migliori delle tue io da oggi in poi citerò un passaggio del telefilm Dirt (episodio 2 stagione 2): l'ereditiera (Star di turno) appena uscita dalla galera risponde di getto alla giornalista che la incalza sulle sue scelte di vita:

pensi che io sia solo
una ragazza festaiola.

Io sono un marchio.

Ho creato un marchio.

Pensi che non valga niente? Ok.

Pensa quanto sia difficile trasformare
il niente in un grande marchio.

Una linea di abbigliamento,
profumi e trucchi.

Puoi darmi della mignotta o della
puttana o quello che ti pare,

ma non dire mai che non lavoro
duramente per avere quello che ho.


Ringrazio i ragazzi di www.subsfactory.it per il sempre ottimo lavoro nelle traduzioni

17.3.08

Relaxing time

No, inMediaBlog non è diventato un sito personale, considerate questo post un esperimento, i risultati spero di poterli esporre fra qualche tempo..

6.3.08

Un pò di numeri su MediaBlog

Mediablog ha accumulato da fine 2006 ad oggi circa 3200 visite, escludendo un buon 30% di visite mie per controlli e riletture varie mi piace pensare che abbia comunque ampiamente superato quota 2000 visitatori nel corso della sua vita.

Non è un risultato particolarmente sostanziale ma è comunque rilevante considerando il fatto che l'origine delle visite è quasi sempre Google (a parte due picchi dovuti a segnalazioni di Punto-Informatico e Cineblog):

- google (organic)
1.054 32,10%
- (direct) ((none))
684 20,83%
- punto-informatico.it (referral)
292 8,89%
- images.google.it (referral)
214 6,52%
- cineblog.it (referral)
106 3,23%


Rimane in evidenza anche il dato degli accessi diretti che appare riflettere i miei accessi o comunque quelli di affezionati lettori.

Le parole chiave più ricercate su Google che hanno portato il maggior numero di visite sono state:

- mediablog
109 9,95%
- inmediablog
27 2,46%
- save the cheerleader save the world
21 1,92%
- jericho telefilm
16 1,46%
- howtoopenthings.com
11 1,00%

E' interessante notare che "mediablog" sia in cima alla lista insieme ad alcune parole relative soprattutto a telefilm.

La parola è interessante perchè immessa nella versione italiana di Google rimanda al blog del Corriere.it .
In ogni caso sembra che molti siano anche attratti dal mio sito che appare appena sotto quello del Corriere e che si chiama allo stesso modo riportando però una descrizione più mirata.

Tra l'altro negli ultimi giorni ho assistito ad un'inpennata di visite dovute a questa parola e quindi posso dire di essere riuscito a posizionarmi molto bene almeno relativamente al nome del mio Blog.

Lungi da me confrontarmi con i big della rete, posso solo dire di avere raggiunto un insieme di lettori interessati ai media e alla comunicazione, che era il mio obiettivo principale.

Il prossimo passo per quanto mi riguarda sarà quello di incentivare la partecipazione al blog, in effetti ad oggi è molto scarso il ricorso ai commenti ed in effetti non sono inquadrato in nessun network esistente.

Stay tuned :)

26.2.08

Quando un joypad significa innovazione: ma perchè?

E' difficile aggiungere qualcosa all'ormai stradiscussa nuova generazione di console definita appunto "Next Gen".

A mio parere è interessante notare che da una parte ci sono Xbox 360 e Playstation 3 che si sono imposte per capacità di elaborazione e giochi per hardcore gamer, dall'altra c'è Nintendo che a partire da uno zoccolo duro di affezionati ai brand più importanti della grande N (Super Mario, Zelda sopra tutti) ha esteso il suo target ideale fino ai casual gamer differenziando la sua offerta non in base alle capacità grafiche (alla fine si tratta di numero di poligoni ed effetti di rendering) ma puntando tutto su un innovativo controller.

Inutile spendere troppe parole su cosa sia questo oggetto, basti pensare che è sostanzialmente basato sulla tecnologia del puntamento e dei sensori di movimento, questo significa che non si preme un tasto per indicare una direzione ma la si indica sullo schermo con il controller.

L'elemento di novità che mi permetto di aggiungere a quanto già detto e scritto è che sembra che questo controller stia facendo breccia non solo nello zoccolo duro degli affezionati (coccolati anche da una "retro-console" che permette di scaricare a pagamento vecchi giochi delle console anni 80 e 90) ma anche negli hardcore gamer che sostanzialmente si rendono conto che a parte rinnovate capacità grafiche le dinamiche dei giochi delle ultime due generazioni di console sono rimaste sostanzialmente invariate.

Non è un caso che le saghe siano quelle ancora di più successo per le console hardcore (Halo, Metal Gear Solid) perchè ormai i videogiocatori sono abituati a schemi consolidati e sanno quello che troveranno.

A lungo termine mi sento di dire però che la Nintendo Wii porterà le potenzialità del controller oltre quello che stiamo vedendo oggi probabilmente aggiungendo alcuni dispositivi ottici. La strada verso gli utenti più evoluti è stata lentamente preparata ma credo che quando sarà stato completato questo processo i numeri che ora già decretano il successo del Wii si sbilanceranno a favore di quest'ultima in maniera consistente.

Tra le altre cose se si pensa che una delle killer application di Xbox 360 è un FPS e che tale genere è nato per essere giocato con tastiera e mouse ci si chiede se oltre alla Nintendo qualcuno si sia realmente interrogato (oltre agli aspetti ergonomici) su cosa il controller significhi per il videogiocatore.

Non dimentichiamoci che per un altro medium un "controller" ha decretato una vera rivoluzione, stiamo parlando del telecomando per la televisione che ha cambiato il modo di riferirsi al mezzo e gli stessi contenuti veicolati.

Non ci resta che attendere per vedere la prossima generazione. Forse l'ultima che ancora verrà giocata su un televisore?

15.2.08

Fine dello sciopero degli sceneggiatori: questa volta ci siamo

Ecco qui uno dei tanti link che riportano la notizia.

A questo punto le serie di punta dopo l'interruzione forzata riprenderanno probabilmente intorno ad Aprile e le stagioni dovrebbero più o meno concludersi normalmente.

Certo è che la prospettiva di uno sciopero di lungo termine mi stava facendo nascere un'idea malsana che consisteva nello sperare che il rubinetto chiuso dei serial americani stimolasse finalmente la produzione europea per non parlare di quella italiana...

Lo sciopero è finito e quindi il pericolo è scampato ma la situazione che si è creata dovrebbe far riflettere molti sul fatto che il 90% della fiction di qualità non è prodotto in Europa...

21.1.08

Star Trek e J.J. Abrams: la dimostrazione che qualcuno ci guarda dall'alto

Il titolo è ovviamente iperbolico ma per uno come me che come potete leggere nel post precedente segue questo mondo da tempo è bello vedere che una delle menti più geniali degli ultimi anni stia per reinventare il mito.

Il nuovo film - di cui potete vedere il trailer qui - "ritorna al futuro", ovvero si riaggancia alla serie classica, quasi a voler riscrivere un nuovo tracciato.
L'universo per intenderci è quello di Kirk e Spock, i fatti narrati sembrano risalire ad un tempo precedente a quello della serie classica, in particolare sembra che il tutto riparta dal primissimo viaggio della nave Enterprise...

Vale la pena sottolineare che il trailer si concentra su uno dei personaggi più presenti di tutto il mondo Trek: l'astronave Enterprise.
L'astronave è sempre "raccontata" come una casa dai personaggi e tutti le sono affezionati, i capitani delle varie navi le considerano spesso come delle vecchie consigliere e spesso sono andate distrutte nel tentativo di non cadere in mani nemiche..
Il fatto che Abrams si sia concentrato sull'astronave per il trailer è secondo me un segnale che pur reinventando un mito lo stia facendo nel modo corretto.
Purtroppo il film arriverà a Natale 2008 e non ci resta che attendere, per ora prendete nota dell'immagine che segue, il futuro è in costruzione.

Star Trek: storia di un moderno mito televisivo

Devo essere sincero, quando ho saputo che JJ Abrams avrebbe preso le redini di un nuovo capitolo della saga di Star Trek mi sono sentito "felice", capite bene che provare felicità leggendo una news è qualcosa di totalmente folle ma vi assicuro che ci sono molti che sono nelle mie condizioni... sono i trekker di tutto il mondo

Non sono uno di quelli che partecipa in maschera agli eventi ma sono sinceramente appassionato di tutto questo universo che tra alti e bassi ha rappresentato una delle cose migliori della fantascienza.

Ma andiamo con ordine, segue un breve riassunto per chi si fosse perso 40 anni di storia televisiva, nel prossimo post due righe su Abrams e Star Trek.

Star Trek ha inizio nel 1966 con la serie classica, creata da Gene Roddenberry la serie mischia un cast multietnico a storie "da frontiera del west", la serie viene ricordata come quella del capitano Kirk e del vulcaniano senza emozioni Spock.
Dopo alcune stagioni la serie viene interrotta ma gli appassionati continuano a seguire gli episodi su network locali fino a quando nel 1979 (dopo il successo di Guerre Stellari) fu deciso di fare un film che riprendesse il cast della serie televisiva.

Il successo cinematografico aprì le porte ad una serie di 6 film basati sui personaggi della serie "classica", tutti con un discreto ritorno con l'ultimo dei quali girato nel 1991.

Star Trek: Il film
Star Trek II: L'ira di Khan
Star Trek III: Alla ricerca di Spock
Rotta verso la Terra
Star Trek V: L'ultima frontiera
Rotta verso l'ignoto


Di questa macro-serie sono a mio avviso da dimenticare il 5° film (totalmente sballato come sceneggiatura e riuscita dello spirito trek) ed il 3° (in realtà è stato solo un modo per far resuscitare Spock..).
Assolutamente da non perdere il 2° con un "villain" che sputa il suo ultimo respiro in nome dell'odio ed il 6° pieno di citazioni shakespeariane e pervaso dalla melanconia di un equipaggio alla sua ultima missione.

Nel 1994 Gene Roddenberry crea una nuova serie "Star Trek: THe Next Generation" che reinventa il mito aggiornandolo, personaggi memorabili come il semi-Dio Q o l'androide Data ne fanno una delle migliori serie mai viste ed il carisma del capitano Picard è pari a quello del primo capitano dell'Enterprise.
La serie è ambientata parecchi decenni dopo la prima serie ed anche l'astronave Enterprise cambia insieme all'equipaggio.

Con questo telefilm nasce una nuova serie di film, dal 7° al 10° dell'intera filmografia.
Generazioni
Primo contatto
Star Trek: L'insurrezione
Star Trek: La nemesi

Il 7° è francamente inguardabile, un patetico tentativo di unire in un film i due equipaggi della serie classica e della nuova serie, purtroppo il passaggio di consegne avviene nel modo peggiore..
l'8° è probabilmente il migliore e vede i nostri scontrarsi con i nemici di sempre: i Borg, esseri che assimilano intere civiltà senza dare scampo. Lo scenario dark e l'azione di questo film sono da non perdere.
Gli ultimi due sono dei film discreti ma senza particolari spunti di interesse.

Sulla scia del successo di Next Generation nascono ben altre 3 serie televisive
La prima parte in maniera un pò stentata, il fatto di essere ambientata in una stazione spaziale fissa non aiuta l'immaginario di grandi spazi tipico Trek. Dopo l'introduzione di una saga di lungo respiro e di una nave (guarda caso...) la serie decolla.

Voyager è sicuramente quella di più ampio spirito Trek, l'Enterprise viene scaraventata in un quadrante della galassia lontano quasi cento anni alla massiva velocità dal punto di partenza. Le serie è quindi il racconto di un ritorno a casa, pieno di incontri e avventure.

Enterprise è un prequel... come tale doveva raccontare gli inizi dell'esplorazione spaziale. Purtroppo le storie sono vittima del "già visto" e dopo solo quattro anni viene interrotta.. Non da dimenticare ma quasi..

Il prossimo capitolo del racconto riguarda JJ Abrams..

Merita un post a parte ;)

8.1.08

NON SIAMO SALVI! Lo sciopero va avanti ^_^

Qualcuno mi ha fatto semplicemente notare che l'accordo di cui al post precedente è limitato alla UA e alla MGM, siamo ben lontani dall'aver risolto l'intero problema dello show business americano.

A conferma di ciò l'annullamento della cerimonia dei Golden Globes

7.1.08

SIAMO SALVI! Finisce lo sciopero degli sceneggiatori negli USA!

Posso inaugurare il 2008 con un'ottima notizia, sembra che lo sciopero degli sceneggiatori sia finalmente finito, qui l'articolo di Repubblica.

Siamo rimasti con il fiato sospeso per mesi ma ora sembra che la macchina possa continuare a girare, in effetti molte serie televisive sono state interrotte o finite prematuramente, sarà necessario ancora qualche mese per rimettere in produzione nuovi episodi ma da oggi gli amanti di cinema e telefilm tirano un sospiro di sollievo.