Realismo? No grazie
Il Realismo è stato per molte forme di espressione un limite, un confine, basti pensare a cosa ha significato per le arti figurative statiche, il suo superamento ha permesso di approfondire percezioni e modi di sentire che per molti versi all'inizio del Novecento hanno segnato la nostra storia.
Per non parlare della sua rivisitazione nella letteratura con il Realismo Magico degli scrittori Sud Americani.
E' quindi normale vedere una fotografia sfocata e cercare di interpretarne la forza autoriale, ma perchè spesso questo non accade anche per il cinema?
Spesso sento commenti a scene di un film che recitano "E' assurdo", "Che cazzata", "Hanno esagerato", "E' finito nell'assurdo", "Vabbè allora ditelo" e via cantando.
Non ci si interroga sul film nella sua evoluzione ma ci si ferma al commento particolare.
Alcuni generi si prestano molto a questo discorso, come la fantascienza o l'horror, ma io mi chiedo: è davvero importante il realismo?
Ovviamente se parlo di fantastico non posso parlare di realtà e allora come è possibile guardare un film di genere ed avere una percezione così distorta?
In effetti il problema è che spesso la mancanza di realismo viene considerata mancanza di coerenza. Ma le cose sono molto diverse.
Guardando "King Kong" di Peter Jackson mi è capitato di ragionare su come un grande scimmione e migliaia di dinosauri possano essersi conservati per milioni di anni in una piccola isola, in effetti il dubbio non è durato molto ed è definitivamente scomparso durante la scena della corsa dei sauri rincorsi dai velociraptor, semplicemente non esistevano più i presupposti per il dubbio, il senso del fantastico ha preso il sopravvento.
Però!
La mancanza di coerenza avrebbe potuto rovinare effettivamente la scena, pensiamo per un attimo a cosa avremmo pensato se improvvisamente i sauri avessero iniziato a volare! Tutto sarebbe scaduto nel ridicolo.
Quindi migliaia di dinousari che sopravvivono in pochi kilometri quadrati sono più realistici di dinosauri che volano?
"E' assurdo"...