29.8.06

Curiosità: l'interfaccia grafica negli anni




Nella serie "Curiosità" metterò link su un certo argomento per esplorarlo velocemente.



In questo caso mi piaceva l'idea di proporre una sorta di tour nell'archeologia dei sistemi operativi, nello specifico della metafora del desktop:

Foto

Storia estesa

Metafora del desktop

[update] Lo stato dell'arte

Possibili evoluzioni... anche se personalmente ripongo poca fiducia nel 3d, specialmente per il semplice lavoro casalingo o d'ufficio




Alla prossima curiosità

La paura del [v](n)uo[t](v)o

Perchè i nuovi media fanno paura?
Perchè soppianteranno i vecchi? No


La storia ci insegna che nessun medium ha cancellato un altro, la televisione non ha spento la radio, il cinema non ha inglobato il teatro e i videogiochi NON uccideranno il cinema.

Allora perchè molti giornalisti italiani guardano con scetticismo alla blogosfera?
Probabilmente il problema è uno solo: autorevolezza

Affinchè un'informazione o meglio un messaggio possa essere veicolato è necessario che la fonte sia riconosciuta come attendibile.
La realtà italiana così infarcita di giochi di potere, nepotismo e qualunquismo ci ha da tempo abituati alla triste constatazione che da noi non esiste un vero giornalismo.
Non sappiamo cos'è il giornalismo investigativo e le inchieste, i giornalisti si limitano al commento (sigh) delle stringate notizie ANSA...

Storicamente nessuna fonte di informazione è priva di influenza politica, lo stesso dicasi per la televisione, nessuno quindi ha una reale fiducia nei nostri scriba.

In questa situazione un blog (o una pagina personale) ha praticamente lo stesso peso informativo di un telegiornale, nessuno dei due ha una storia di autorevolezza alle spalle con la differenza che il mezzo più giovane ha più possibilità di costruirsela.

Allora: perchè i nuovi media fanno paura?

27.8.06

yos.it-->Flux-->New TV

Sulle frequenze di Telemarket è improvvisamente nato un nuovo modo di concepire la televisione.

Il vecchio canale non esiste più e ora esiste FLUX.
La nuova creazione di Antonio Campo Dall'Orto (l'uomo dietro a LA7 ed MTV) è un mix che unisce internet,filosofia "open source" e televisione.

Andiamo con ordine:

Sul sito internet www.yos.it esiste il vero cuore del nuovo progetto, la community produce e autoseleziona i contenuti più belli condividendoli in maniera simile alla filosofia open source del mondo IT.

I contenuti così evidenziati dalla rete vengono trasmessi sul canale televisivo.

Il processo di emancipazione del telespettatore iniziato con il telecomando - da molti considerato una rivoluzione sociale al pari della pillola anticoncezionale per il mondo femminile - appare oggi concluso, sembra scomparsa la figura dell'editore "paterno" che sceglie per lo spettatore.
Non siamo di fronte al semplice contenuto "on demand", forse questa è semplicemente la vera iTV.

Allo stesso tempo il digitale terrestre appare obsoleto di fronte alle potenzialità di questi tipi di approcci, ma di questo ne riparleremo.

25.8.06

Pubblicità senza pubblico

In questa pagina di Repubblica è possibile leggere un articolo che spiega come e perchè la pubblicità classicamente intesa è ormai come un vecchio animale della savana che sta cercando un posto tranquillo per morire in pace dopo una lunga vita di battaglie.

Ne riporto qui uno stralcio:

L’intera industria pubblicitaria mondiale è valutata pari a 428 miliardi di dollari, ma si stima che, a causa dell’inefficienza del sistema pubblicitario esistente, oltre la metà dell’investimento pubblicitario (220 miliardi di dollari a livello mondiale di cui 112 in America) sia sprecato perché non raggiunge la "target audience".
Con Internet il sistema pubblicitario sta cambiando, perché invece di pagare per fare pubblicità ad una audience teorica, si paga solo in funzione di reali e misurabili azioni da parte del consumatore, che prende l’iniziativa spontaneamente interagendo con la rete.
[....]
Per i pianificatori pubblicitari sempre più appetibili si stanno rivelando i "nuovi media", più fruibili (dagli utenti) e più monitorabili (dalle aziende). La diffusione di Internet, ma anche di nuove realtà come gli iPod, i videogames e altri strumenti, stanno attirando gli investitori su fronti diverse dal canale televisivo.

23.8.06

Il telefilm e/è l'immaginario

Non c'è dubbio che l'immaginario collettivo del 900 sia stato influenzato in maniera determinante dal cinema, negli ultimi decenni la televisione è però divenuta l'intima compagna di ogni famiglia e i linguaggi che le appartengono hanno sempre di più aumentato la loro importanza.

E' inutile elencare i vantaggi commerciali (alti share, bassi costi, fedeltà al canale) e autoriali (personaggi complessi e da scoprire, storie corali, possibilità di sperimentare) che un telefilm può potenzialmente esprimere, la verità è che sempre di più il pubblico si appassiona alle storie e ai personaggi dei telefilm e costruiscono su di essi il loro sistema di riferimento immaginativo.

Ecco qualche esempio che può rendere più chiaro il fenomeno:

Anni 60/70: Star Trek
Anni 80: Visitors
Anni 90: Twin Peaks
Anni 2000: Lost


Ecco un ottimo link per approfondire SerialTv

22.8.06

Videogioco, non "giochino"!


Spesso chi parla dei videogiochi appartiene a queste due categorie:

il fanatico fruitore che crede di appartenere ad una segreta setta che salverà il mondo videogiocando
o
l' adulto giudicante che a prescindere dall'età ha pochissima esperienza in campo videoludico e decide di poter esprimere lapidari giudizi (spesso negativi) infarciti dalla classica disinformazione giornalistica (citazioni che vanno dall'epilessia per i bambini alla violenza suscitata da GTA).

In realtà il videogioco è un medium come gli altri, in particolare appartiene alla categoria dei new media (della cui definizione spero di poter parlare in un altro post).

Il videogioco inteso come incontro di interazione, narrazione, audio, video, scenografia, architettura risulta essere un luogo privilegiato per le nuove esperienze comunicative che la moderna tecnologia ci mette a disposizione.

Come già successo per altri mezzi di comunicazione (il fumetto? il cinema?) il processo di affermazione è stato lungo e non sono stati rari i casi nei quali a questo nuovo medium è stato negata una dignità comunicativa.

La maturità del mezzo ora è innegabile, le potenzialità probabilmente ancora non sono state pienamente sfruttate, ma ci sono alcuni prodotti che innegabilmente hanno una forte carica autoriale e che rapprensentano al meglio le possibilità del mezzo.

In un altro posto conto di mettere link e approfondimenti sull'argomento!

19.8.06

Il PC o come tutto è cambiato

In questi giorni molti siti riportano il 25° anniversario della nascita del personal computer e la fanno risalire al 1981 con il modello 5150 della IBM.

In realtà la rivoluzione dell'era digitale era già iniziata con un altro computer nel 1977, l'APPLE II nato dall'idealismo e dalla passione di Steve Jobs aveva aperto una strada che non si sarebbe più chiusa.
















Al tempo non fu subito chiaro il grande cambiamento che ne sarebbe conseguito ma erano appena state messe le basi per la rivoluzione digitale e per la nascita dei Nuovi Media.
Nuovi linguaggi e nuovi modi di comunicare sono nati insieme all'home computing, nei prossimi post avremo modo anche di approfondire la nascita di alcuni di essi.