Facebook, la P&G e la difficoltà di conversare
Qui e qui alcuni commenti su quanto detto da Ted McConnell (General Manager of Interactive Marketing and Innovation at Procter & Gamble) riguardo Facebook.
Cito
"Who said this is media? Media is something you can buy and sell. Media contains inventory. Media contains blank spaces."
I media come strumento commerciale sono perfettamente descritti dalla frase sopra riportata, il punto di vista di McConnell è quindi corretto: come posso usare milioni di persone che conversano per creare valore intorno al mio prodotto?
Lui parla della possibilità di usare le applicazoni o i dati degli utenti aggregati, io credo invece che il valore risieda nella conversazione. Ok mi direte: impossibile convincere gruppi di persone a conversare circa un prodotto in un certo modo. Vero, eppure Facebook è pieno di gruppi nati intorno ai Love-Brand e contro di essi (Starbucks, All Star ecc ecc). La verità quindi è che il potenziale esiste ma non sappiamo sfruttarlo.
Sono convinto anche io che i banner non siano il momento della creazione del valore su Facebook, a meno che il banner stesso non sia l'inizio di una vera conversazione cliente-prodotto-cliente.
Ma siamo pronti ad ascoltare quello che i clienti hanno da dirci?