I media e il tempo: da quando le lancette dell'orologio non indicano più l'ora
Con questo post inauguriamo una serie di approfondimenti sui Media e il Tempo.
Da quando i media sono entrati nelle nostre case, nelle nostre vite e sui nostri corpi molte cose sono cambiate, una di queste è sicuramente la percezione del tempo.
Il tempo libero è diventato l'obiettivo primario di ogni mezzo di comunicazione, la risorsa scarsa per eccellenza è il luogo dove si innestano i meccanismi della comunicazione di mercato.
Il tempo è stato ricostruito e i media hanno elaborato la capacità di renderlo flessibile durante la loro fruizione.
I tempi filmici, visuali, della lettura sono analizzati e strutturati per ottimizzare la capacità di assimilazione dell'utente target.
Ovviamente oltre al discorso tecnico i media hanno ripensato il tempo anche da un punto di vista autoriale, il cinema in particolare nella sua storia ha esemplificato a più riprese il fatto che il tempo non è una variabile scontata iniziando a trovare nell'intreccio piuttosto che nella fabula il vero luogo dell'analisi.
In ogni caso il primo esempio che vorrei mostrare non è cinematografico quanto invece televisivo, in particolare un video musicale dei REM: Imitation Of Life
Il video sfrutta incredibilmente bene le potenzialità delle nuove tecnologie digitali e riprende una scena di pochi secondi che si ripete in loop e che viene "portata avanti" narrativamente "zoomando" su alcuni particolari piuttosto che altri.
Il tempo in questo caso viene dilatato e la sua misurazione in effetti perde quasi significato.
Un perfetto esempio di cosa il titolo del post voleva comunicare
Buona visione!
2 commenti:
mi hai fatto ricordare la lezione dell'università quando te ne sei uscito con questo commento che la prof ha apprezzato.
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