23.1.07

Il mercato televisivo è abbastanza veloce?



Mi riferisco in particolare ad un fenomeno che sembra negli ultimi due anni stia prendendo sempre più piede.

Ma andiamo con ordine.
I telefilm e i reality rappresentano la nuova economia di scala dei canali televisivi, dopo che negli anni '80 e '90 lo sport e il cinema la facevano da padrone oggi non è possibile immaginare un palinsesto settimanale senza prevedere almeno due prime time con qualche telefilm.

Le economie di scala si sa non guardano molto in faccia ad un corretto uso del medium e ancora oggi i telefilm vengono per lo più mandati in onda in almeno due episodi per volta, per non parlare di alcuni esempi in cui alcune serie sono state "bruciate" con puntate quotidiane...

Questo sacrilego comportamento è tipicamente italiano (almeno dei canali via etere) poichè il mezzo non nasce per una fruizione continuativa ma per una visione diluita nel tempo (tipicamente settimanale).

L'uso che se ne è fatto fino ad ora ha snaturato l'intento iniziale che è quello di fidelizzare nel tempo il target di riferimento ed ha al contrario accelerato il turbinio di cambi di palinsesto e di orari in una spirale da schizofrenia paranoide da auditel.

In questo senso vedere che un canale come "Italia 1" ha iniziato ad accoppiare due telefilm diversi per il prime time come recentemente successo con il "Dottor House" e "Grey's Anatomy" è per me di grande consolazione. Se aggiungiamo questo al fatto che per assecondare il successo del "Dottor House" la terza serie è stata mandata a tempo di record senza aspettare anni come succede di solito nelle tv generaliste sembra quasi che qualcosa si stia muovendo.

Tornando alla domanda iniziale, se queste sono le premesse, il mercato è abbastanza veloce?

Sembra quasi che nessuno si sia accorto che ormai grazie ad internet il pubblico più giovane possa scavalcare del tutto le lente evoluzioni (anche satellitari) italiane, in questi mesi ho visto fiorire siti come www.cssubs.org che permettono di scaricare (grazie al contributo di qualche volenteroso appassionato) i sottotitoli delle serie trasmesse negli Stati Uniti, in questo modo usando dei software di riproduzione video e scaricando (non esattamente legalmente) le puntate da internet è possibile godersi le ultimissime puntate di Lost, Prison Break ecc ecc senza dover aspettare anni.

E' difficile quantificare un fenomeno come questo ma sono abbastanza sicuro che sia in crescita. Una nicchia che dovrebbe far riflettere..

Perchè aspettare un mercato lento? Infatti, molti non aspettano.

La fuga degli spettatori dalla televisione è ormai nell'ordine di un milione negli ultimi dieci anni, siamo sicuri che nessuno di questi stia vedendo il proprio programma preferito (magari senza pubblicità) da un monitor di un computer?

Perchè almeno i canali satellitari non reagiscono più in fretta alle esigenze del pubblico? E' eresia pensare a delle trasmissioni in lingua originale sotto titolate quasi in contemporanea con quelle degli Stati Uniti?

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