7.10.07

Lo spot antipirateria, i bisogni del target e i soldi buttati...

Introduciamo subito il colpevole: lo spot antipirateria che ci accompagna prima di ogni proiezione al cinema




Non discuto del merito, non è un post sulla morale del diritto d'autore ne una sua variante, è semplicemente un post che cerca di analizzare uno spot che per come è impostato è probabilmente il peggio riuscito della storia..

Uno spot dovrebbe nella teoria della comunicazione:

  • - esemplificare una necessità ovvero un bisogno
  • - proporre un prodotto in grado di esaudirla attraverso alcuni benefici specifici
  • - spiegare le ragioni per le quali il prodotto è in grado di dare i benefici promessi
Ovviamente il bisogno ed il prodotto devono essere pensati per un target specifico.

Nel caso dello spot in questione la domanda è: quale è il target?
I giovani tecnologicamente smaliziati che usano la rete per scaricare contenuti protetti dal diritto d'autore?

La risposta pare essere affermativa visto il taglio che viene dato allo spot: musica incalzante, ritmo serrato, montaggio "atletico".

Ma se il target è quello dei giovani quale è il bisogno che stiamo cercando di esaudire?
La risposta sembra incredibilmente essere: IL BISOGNO DI LEGALITA' ovvero il BISOGNO DI NON TRASGREDIRE

PECCATO CHE TUTTI SANNO CHE I GIOVANI VOGLIONO TRASGREDIRE E HANNO "BISOGNO" DI TRASGREDIRE!

Il presupposto è quindi sbagliato e il parallelo che si fa tra il furto di un oggetto e il furto di un film è assolutamente incentivante rispetto al desiderio di trasgressione, sostanzialmente lo spot ottiene un effetto inverso, infatti la retorica dello spot è:

"Non ruberesti mai un auto"
"Non ruberesti mai una borsa" ecc ecc.

Il pensiero inconscio che esprimerebbero i giovani al di fuori delle normali sovrastrutture nelle quali vivono (legge, famiglia ecc ecc) è:

"SI,ruberei!"
"SI, trasgredirei!"

Quindi lo spot alimenta il bisogno di trasgressione, fornisce tragressione a buon mercato, da la possibilità di sentirsi ladri, lestofanti, malfattori senza in realtà rischiare niente.
E' il paradiso del target a cui si rivolge, il fatto che il bisogno che va a soddisfare sia diametralmente opposto a quello sperato è solo un piccolo incidente di percorso...

Per inciso io avrei indirizzato uno spot antipirateria ai genitori, loro si che sarebbero interessati al rispetto delle regole, le multe salate sono tipicamente un onere del genitore e quindi chi meglio di lui può proteggere il diritto d'autore??

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