18.11.06

Videogioco violento? Giornalista pensaci tu!

ATTENZIONE
Guido Castellano, noto e autorevole giornalista di Panorama, esperto di nuovi media e fautore dell'indagine approfondita contro il qualunquismo e il luogo comune ha fatto una scoperta eclatante: ha scoperto l'esistenza dei videogiochi!

Tutti noi siamo grati per il suo contributo critico ed analitico riportato in questo ormai storico articolo riportato su una delle testate più rispettate della stampa italiana...

Ora sappiamo (e di questo lo ringraziamo) che importiamo violenza pura in forma di bit addirittura dal Giappone! Bambine violente e scene di sangue, allusioni esplicite e gusto per il morboso...

Grazie signor Castellano per aver parlato del videogioco nel modo più sensato possibile...
Certo alcuni potranno rimproverargli di aver agito come si fa in altri casi, associando la Mafia all'Italia, la politica al maltempo, lo straniero al crimine, il giornalista italiano al ciarlatano...

Ma io sono convinto che abbia ragione, il videogioco non è un medium come gli altri, che raccoglie opere violente o meno, opere morali o meno, opere di successo e opere che non lo sono (come il gioco oggetto dell'articolo); NO, il videogioco è il nuovo veicolo di corruzione moderno!

Grazie signor Castellano, ora lo sappiamo, dobbiamo regolamentare il videogioco, non è un medium normale, non è come il cinema, il fumetto, la musica... no il videogioco permette di sperimentare la violenza, nessun altro medium veicola violenza, solo il videogioco può farlo.

Genitori siete stati avvisati, i vostri figli potranno tornare a casa con un'opera violenta in tasca, per una volta nella vita, vigilate.

Lasciate i vostri figli di fronte ai programmi televisivi della Domenica pomeriggio (quelli dei ring per intenderci), lasciate loro leggere testate autorevoli piene di spunti e approfondimenti come Panorama, lasciate loro la possibilità di ascoltare dell'ottima musica pop italiana, ma per favore state attenti quando hanno in mano un joypad!

Sono sicuro che:

  • il noto giornalista italiano abbia una conoscenza approfondita della storia del videogioco
  • il noto giornalista italiano non abbia nessuna idea pregressa sui videogiochi
  • il noto giornalista italiano sia un abituale videogiocatore
  • il noto giornalista italiano non abbia copiato interi paragrafi del suo articolo
  • il noto giornalista italiano abbia scritto cose migliori di questa
Mi chiedo: se la conoscenza media del giornalista mediocre quando scrive di un determinato argomento è paragonabile a quella sperimentata in questo articolo come dobbiamo regolarci quando ascoltiamo o leggiamo notizie sulla guerra, la politica e l'ambiente?

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