14.10.08

Teoria del sito dinamico?

E' da un pò che mi interrogo sulla possibilità di creare siti "dinamici".

In effetti la parola è un pò vaga ma cerco di spiegarmi meglio. Molti utenti visitano siti senza la necessità di aderire alla community di riferimento ed evitando di registrarsi, sostanzialmente perchè non vedono il vero valore aggiunto della registrazione.

Oltre al suddetto effetto community cosa potrebbe veramente spingere un "cliente" alla visita "riconosciuta" di un sito? La risposta che mi sono dato è che il cliente riconosciuto potrebbe avere una versione "customizzata" del sito in questione. Voi mi direte: "già visto e già fatto", esistono molti siti che permettono di configurare una "my home page".

Quello che intendo io in effetti è che il motore del sito dovrebbe imparare dal mio comportamento ed adattarsi a quanto da me preferito e sperimentato. Questo pone almeno un paio di problemi:

  • - un sito che mi conosce troppo bene può darmi solo cose di mio interesse, è un bene od un male? non rischio di "perdere" qualcosa? Ma quante volte clicco dove non sono interessato?
  • - privacy
I problemi sono molti comunque niente mi toglie dalla mente che il mio giro visita ad alcuni siti potrebbe essere un pò più interessante di come è oggi.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Un po' mi spaventano servizi che mi dicono "potrebbe piacerti anche..."
Vorrei che i miei gusti fossero "dinamici" ma non grazie ad un pc, ma grazie al confronto (anche all'interno di una community) con persone reali che hanno un'esperienza piuttosto che una banca dati.

Ma questo è il mio parere

FranX ha detto...

Potremmo anche non pensare a dei filtri in senso stretto in effetti. Io mi immagino un sistema che ad esempio mentre leggo wired.com mi sottolinei graficamente gli item tipicamente di mio interesse. Eviterei di perdermi nell' "effetto enciclopedia" che spesso mi affligge